16 agosto 2017

Delle beatitudini giardinicole


Me lo merito, ma non me lo sono potuta permettere in questi ultimi due mesi.
Io mi diverto così:seduta a terra, con indosso una canotta e una gonna un po'scampanata, con un sacco di terriccio da 80 l e un annaffiatoio. Cambio la terra ai vasi, si ora, perchè sono esausti per le fioriture prolungate e per il caldo e poi già che son lì, fino a che ho tempo e forze, divido le hemerocallis, l'erba cipollina, faccio una talea di un echium. Intorno a me trotterellano curiosi due cani vecchietti, Apua e Leo,  mentre i gatti dormono nell'erba alta, all'ombra delle iris. 
Mia nonna sulla sedia, mi guarda e credo che pur nella sua condizione di inferma, capisca molto più di quello che immaginiamo noi. 
Una volta, nella vita precedente, avevo un giardino che mi costava molta fatica, ma era la mia passione. In quel giardino c'era una panchina e io adoravo sedermi lì da sola e guardarmi intorno, tra le rose gigantesche, il mio orgoglio, i cespi di lavanda, gli arbusti per avere le bacche d'inverno.
Mi sedevo lì, sulla panchina, ed ero felice.

Adesso dove vivo non ho una panchina, non ho rose delle quali andare orgogliosa, spero di avere il tempo e soprattutto la volontà di organizzarmi un piccolo progetto per averne di nuove e anche nuovi arbusti.
Intanto ho tante cose nei vasi, eccetto due aiuole e una striscia in confine in cui ho piantato molto, ma queste sono parti, non sono ancora un giardino vero, semmai lo avrò. 
Però stasera mi sono seduta sua scala, la scala della casa dei nonni e ho guardato i vasi, non sono tutti qua, ne ho ancora molti altri, ma questi, tutti messi lì, sono quello che ora potrebbe essere un giardino.
E da lì, dalla scala, guardano tutto ciò, mi sono sentita, non dico appagata come un tempo, ma un po'soddisfatta, finalmente, si!


8 commenti:

LaLaura ha detto...

Devo commentare assolutamente questo post ma cosa commento? In realtà voglio solo dirti che ho amato questo micro racconto. E poi che lo comprendo. E poi che mi piace come hai descritto la nonna. Vicino alle rose.Bello,dolente ma con leggerezza. Bello. Ciao femmina giardinicola

UIFPW08 ha detto...

Cara Sara basta poco per essere felici
Il mio abbracci
Maurizio

Alexander Biagiolius ha detto...

devo dire che non hai un pollice verde ma due!!!ogni spazio che tocchi diventa bellissimo!

Francesco ha detto...

Sta venendo su bene

Novella Semplici ha detto...

Ogni agglomerato di verde si sente importante secondo me. Che dire del mio terrazzo stracolmo che si illude di essere giardino? L'importante è che ci dia qualcosa.

semola ha detto...

... e magari potrai mettere una nuova panchina ...
... ma forse può bastare la sedia da giardino ...
... che intravedo in lontananza, all'ombra dell'ulivo...

Anonimo ha detto...

Eri triste appena arrivata nella nuova casa, non solo per gli eventi che ben ci ricordiamo tutti ma, anche per quel giardino che avevi lasciato,non sapendo che invece ,piano piano,qui ne avresti avuto un altro e non soltanto fatto di fiori in vaso. Ti distingue una determinazione non comune.
Franca

UnUomo.InCammino ha detto...

Che meraviglia!
Hai il dono della tua passione per il verde, per i fiori. Conservalo e mantienilo con cura.
I risultati sono la bellezza che ci mostri, sempre più rara in questo orribile mondo che si abrutisce e abbruttisce ogni giorni di più.